Ecco, io il 25 aprile vorrei festeggiarlo attaccando una per una tutte quelle belle manine (chiaramente sottratte ad occupazioni più nobili, dall'onanismo alla dissodazione della terra) a quel carniere che vedete di fianco.
Ringrazio Wil per il suo post, dove menziona sia l'articolo di Giulia Innocenzi su l'Espresso sia il post di Gilioli sul suo blog.
A proposito: io il 25 aprile lo vivo come nelle parole di questi giovanotti, e lo dico senza ironia alcuna, ché questi sono spiriti giovani, altroché quelli lassù... (grazie ancora a Wil e al suo Nonleggerlo):
Carlo Smuraglia, 88 anni, partigiano, ha combattuto il nazifascismo.
"No, non è il paese che volevano quanti si sono battuti contro il fascismo e contro il nazismo, non è il paese che attraverso la sua carta costituzionale si garantiva un futuro di libertà, lasciandosi alle spalle le macerie dell’oppressione ... Dobbiamo far capire che non stiamo vivendo una giornata normale in un paese normale".Massimo Rendina, 91 anni, partigiano, ha combattuto il nazifascismo.
"Questa Italia non assomiglia per niente a quella che volevamo, non c'è giustizia sociale, non c'è soprattutto la possibilità, per ogni persona, di potersi realizzare indipendentemente dal ceto, dalla famiglia di appartenenza".Giovanna Marturano, 99 anni, partigiana, ha combattuto il nazifascismo.
"Questo non è il Paese per cui noi abbiamo lottato, durante la resistenza. Io ho 99 anni, ne ho fatti 20 sotto Mussolini, e non voglio morire sotto Berlusconi".
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