Alla prima domanda so rispondere (trovare la differenza) ma alla seconda sul pubblico di riferimento ho qualche problema. La Repubblica si è parata più ingenuamente il culo facendo vedere la foto in uno schermo, così da potersene lavare le mani dopo, ma tanto la figura è la stessa. Il problema è che oramai siamo assuefatti all'overdose di immagini di cui siamo vittime (consapevoli e colpevoli). Si comunica per immagini e le testate giornalistiche sembrano sempre più dei cartelloni pubblicitari in miniatura. E poi: c'è davvero bisogno della foto (finta) o del video (dove sicuramente non si vedrà un cacchio)? Siamo a tal punto assetati di sangue che ci deve essere il video dei seals che irrompono per attirare l'attenzione sull'articolo?
Alla prima domanda so rispondere (trovare la differenza) ma alla seconda sul pubblico di riferimento ho qualche problema.
RispondiEliminaLa Repubblica si è parata più ingenuamente il culo facendo vedere la foto in uno schermo, così da potersene lavare le mani dopo, ma tanto la figura è la stessa.
Il problema è che oramai siamo assuefatti all'overdose di immagini di cui siamo vittime (consapevoli e colpevoli).
Si comunica per immagini e le testate giornalistiche sembrano sempre più dei cartelloni pubblicitari in miniatura.
E poi: c'è davvero bisogno della foto (finta) o del video (dove sicuramente non si vedrà un cacchio)?
Siamo a tal punto assetati di sangue che ci deve essere il video dei seals che irrompono per attirare l'attenzione sull'articolo?