Come accade quasi sempre, gli articoli di Marco Calamari su Punto Informatico sono molto interessanti.
Intanto perché Marco scrive molto bene, con pacatezza ed abbondanza di dati.
Oltre a ciò, questa volta parla di una cosa che, almeno al sottoscritto (OK, non faccio testo :) ) era del tutto ignota ma che invece ha subito destato interesse.
Si parla infatti di una sorta di "Wikileaks 2.0", più propriamente denotata come Globaleaks, la quale
"[...] non è un'organizzazione, e nemmeno un gruppo di persone collegato in
qualsiasi modo ai processi o ai siti di Public Disclosure: è una
comunità di persone che sviluppa e mantiene, apertamente e su scala
internazionale, una singola applicazione libera ed open source chiamata
appunto Globaleaks".
Il tutto nasce sostanzialmente dall'aver constatato che
"l'intero processo di Public Disclosure doveva essere ripensato e reso
più sicuro e più semplice utilizzando mezzi informatici e la Rete, e che
la cosa doveva essere realizzata proteggendo al massimo,
particolarmente dal punto di vista delle responsabilità legali, tutti
gli attori del processo".
Davvero interessante ... e promettente!
Hasta luego.
[Photo credits | photo by freeflyer09 via Flickr]
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