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21/10/10

Because the possibility was out there


Da OMG Ubuntu che riporta un'intervista via IRC a Mark Shuttleworth:

"What motivated you to invest in making free software and Debian user-friendly?

“Because the possibility was out there”,

You know the answer to the question, “why do you climb dangerously high mountains”?

“Because they are there”

Life is something we get to use up, once and once only and we should do the boldest, scariest, most important thing with our lives that we can dream. I felt free software could be all the things we want Ubuntu to be: easy to use, free of charge, sustainable, beautiful but nobody else seemed to be interested in getting it there and it wasn’t going to happen by itself, It needed a community that was single-minded about THOSE specific goals. Not the things that people seemed to care about, nothing wrong with the kernel community, or the X community, or the other distro communities. I just didn’t see anybody who was caring about usability, people, beauty, quality on the desktop.

If you think something is possible and good and you have the time and resources and nothing more important to do then you should do it and thousands of people seem to agree, because they help build it.
"

Ancora sull'open



Joe Hewitt sul suo blog commenta sulla openness di Android; rispetto a quelle di Steve Jobs mi sembrano considerazioni più meditate e circostanziate; infatti Joe afferma che:

"There is no doubt that Android is the most open of all major mobile operating systems, and they are to be commended for this. Coming from iOS, I've been pleasantly surprised at how much more configurable Android is".

D'altro canto, c'è qualcosa che "trattiene" Android dal poter essere ancora più aperto:

"there is clearly something keeping them from being even more open. That something is probably the carriers, and not Google's management philosophy".

In fin dei conti si è trattato di un "do ut des": Google ha dato ai carrier quello che volevano, e in cambio ha ricevuto tutto il sostegno finanziario e di marketing che solo corazzate come loro sono in grado di dispiegare; quindi:

"While I can criticize Google for compromising Android in an effort to please the carriers, I have to admit that if they hadn't done this, Android would very likely be irrelevant today" - insomma, è stata una premeditata (e oculata?) scelta strategica, dettata soprattutto dalla volontà di far raggiungere ad Android una share di mercato significativa in pochissimo tempo.
Se questo fosse stato lo stesso obiettivo anche per altri prodotti espressamente (è più "puramente") open, tipo Mozilla, allora:

"If Firefox had required subsidies and advertising to reach 20% market share, Mozilla may have had to make compromises too".

Infine, però, e qui risuono con Jim, quello che ci deprime un po' è vedere

"the term "open" watered down so much. It bothers me that so many people's first exposure to the idea of open source is an occasional code drop, and not a vibrant community of collaborators like I discovered ten years ago with Mozilla. I am hoping that at some point it becomes practical for Google to move Android towards the Firefox model of open source, because I am sure that they want to".

Tutto sommato mi ento anche io ottimisticamente di pensare che Google vorrà spingere Android verso un modello più puramente open ... un giorno .... forse .... :-)

19/10/10

Damn, that is a geek!

 

Picture Credit

Ehi, lui sì che è un geek...
 Il suo primo tweet in risposta, presumibilmente, all'uscita di Steve Jobs, riporta:

La mela e il robot (senza parlare della mora...)

Su Techcrunch Steve Jobs ci fa sapere che su Android pensa che:

"Open versus closed is a smokescreen [...] The real difference between the iPhone and Android is integrated versus fragmented"

Vabbè, de gustibus...

Invece, su RIM (costruttore di BlackBerry) l'opinione è ancora più tranchant:

"We’ve now past RIM, and I don’t see them catching up to us in the near future".

Infine, ipse dixit etiam:

"open systems don’t always win."

senza però darsi pena di spiegare il perché...

Sarà che non è proprio proprio così...?

Steve, Steve... Birichino.... Intanto la butti là, eh? Mi ricordi qualcuno di casa nostra ... ;-)

18/10/10

Cretini

Curiosamente, due post nella stessa giornata trattano dello stesso tema - come da titolo, appunto: la grande Galatea sul suo diario ironico dal mitico nord-est e Leonardo.
Due post sincretici (e dàlli con l'etimo ...) che aiutano a dare contorni più precisi ad una parola abbastanza abusata (tra parentesi - appunto - lo sapevate che uno degli etimi accreditati per la parola "cretino" è "cristiano"?)

Mandelbrot


Google Reader mi informa che Stefano Quintarelli sul suo blog ci informa che il New York Times on-line ci informa che è scomparso Benoit Mandelbrot, il grande matematico al quale si deve, tra le altre cose, la geometria frattale.

P.S.: ancora troppi gradi di separazione tra me e le notizie... Devo fare qualcosa al più presto :-)

13/10/10

Che vi ci vuole?

Ancora una volta mi trovo a voler citare un post di Alessandro (Metilparaben) che con mirabile sintesi (si dice così, no?) ci pone di fronte alla realtà:
"Ditemi la verità: avete pensato davvero di poter risolvere i problemi a forza di divieti?
Avete proibito la droga, poi non contenti avete pure inasprito le pene che c'erano prima, e i consumatori di stupefacenti non hanno mai accennato a diminuire di una sola unità: anzi, l'uso abituale di alcune droghe pesanti come la cocaina è aumentato vertiginosamente diffondendosi in tutte le classi sociali.
Avete proibito ai minorenni di consumare bevande alcoliche, avete vietato a tutti gli altri di berle per la strada, avete fatto i diavoli a quattro affinché i locali che le vendono chiudessero prima, e l'alcool è diventato un problema sociale molto più imponente di prima, specialmente tra i giovanissimi.
Avete inventato la genialata della tessera del tifoso, e da quel momento le persone normali non riescono ad andare a guardare una partita senza sottoporsi ad inenarrabili rotture di coglioni ed essere schedate presso le questure, mentre i soliti teppisti armati fino ai denti continuano allegramente ad entrare allo stadio causando risse, tafferugli e sospensione delle partite.
Che altro vi ci vuole per rendervi conto che l'alzata d'ingegno di ribaltare l'adagio di Einaudi, "conoscere per deliberare", e farlo diventare un miserrimo "ignorare per proibire", rappresenta una politica inefficace, catastrofica e talora suicida in qualsiasi campo dello scibile umano la si applichi?
Che altro vi ci vuole per prendere atto che siete una massa di inadeguati?
Che altro vi ci vuole per capire che fareste una miglior figura ad andarvene a casa, lasciando l'incombenza di affrontare i problemi a qualcuno che abbia voglia di comprenderli?
"

06/10/10

Un'altra bella storia

Almeno a me sembra una *bella* storia...

In questo articolo su Newsweek (non quindi sulla Gazzetta del Borghetto di Montespirello) Daniel Lyons fa un po' il punto della situazione sull'avanzata di Android fra i sistemi operativi che vanno per la maggiore.
Sì, perché di vera e propria avanzata si tratta, visto che:

"In August Google announced it was activating 200,000 Android phones each day. On at least one day since then, that number surged to more than 250,000, Rubin says. Android now has leapt past Apple to become the biggest smart-phone platform in the United States, the third-biggest worldwide, and by far the fastest growing"

Oltre a questo, Android ha anche agito da abilitatore affinché brand del calibro di Samsung e Motorola potessero diventare dei (più che) credibili rivali di Apple e del suo iPhone.
E, nell'opinione di Andy Rubin, l'inventore di Android, questo slancio è direttamente legato ad una cosa semplicissima (all'apparenza):

"This year, as those companies have gained traction, Apple’s momentum has stalled. Rubin credits the fact that Android is an open-source program used by dozens of phone makers, while Apple goes it alone, developing its own proprietary hardware and software"

Questa velocità della crescita è di fondamentale importanza, visto che:

"The mobile revolution may be the biggest wave ever to hit the world of computing".

Ed aver scelto un modello più "incasinato" ma che garantisce una crescita alla velocità della luce, a mio modestissimo parere, significa averla azzeccata in pieno:

"The Android model is messier, but by putting Android into so many hands at so many companies, Rubin believes he has created an accelerated form of evolution, where the species diversifies and improves at hyperspeed".

Ma posso, ovviamente sbagliarmi di grosso ... Così come potrebbe sbagliare di grosso qualcun altro:

"Microsoft, meanwhile, is hoping such fragmentation will be the undoing of Android. It is betting that phone makers will prefer its own new mobile operating system, Windows Phone 7, which is due to arrive in the next month or so. Phone makers must pay license fees to use Windows Phone 7, and they can’t tinker much with the code. Microsoft is pitching it to the same companies that have embraced Android, claiming that Windows Phone 7 is more polished and will give phone makers a better tool for competing against Apple"

Oggi chimica

The Nobel Prize in Chemistry 2010 was awarded jointly to Richard F. Heck, Ei-ichi Negishi and Akira Suzuki "for palladium-catalyzed cross couplings in organic synthesis".

Da qui si legge anche che:

"There is an increasing need for complex chemicals. Humanity wants new medicines that can cure cancer or halt the devastating effects of deadly viruses in the human body. The electronics industry is searching for substances that can emit light, and the agricultural industry wants substances that can protect crops. The Nobel Prize in Chemistry 2010 rewards a tool that has improved the ability of chemists to satisfy all of these wishes very effciently: palladium-catalyzed cross coupling".

05/10/10

PSP - 5

Rullo di tamburi....
"Internét"

Aaaagh!!

Per chi (sciagurato!) si fosse messo solo ora all'ascolto e alla visione di questo blog, ricordo che "PSP" sta per "Parole che mi Stanno sul Piloro"

There you go, guys !

Congrats to those guys !!!

"L’inesorabile rombo dei motori di ricerca"

E' un peccato che le indubbie doti retoriche e la prosa baroccheggiante di Gianni Riotta vengano, a volte, poste al servizio di commenti e posizioni francamente sconcertanti, per non dire superficiali.
Per fortuna che Massimo Mantellini trova il tempo e la voglia di chiosare più sensatamente perché, come lui stesso afferma, "[...] non è sempre possibile archiviare tutto con una battuta [...]".
Altresì detto: quando ce vo' ce vo !! :)

UPDATE: ne parla anche Il Post ...

04/10/10

"Memoria Collettiva Pietrificata"

"La rete, semplicemente, fornisce per la prima volta nella storia una memoria collettiva pietrificata di ciò che pensiamo distrattamente. Una sorta di bar del paese grande quanto il Paese. Dove si legge di tutto, dai corteggiamenti alle elucubrazioni etiliche, dalle frasi nobili agli insulti. Se ciò fosse vero, significherebbe che Internet, molto prima che un’arma, è uno straordinario mezzo di trasparenza e di conoscenza, per chi osservi la realtà sociale. Perché ce la presenta tutta insieme, senza separare gretto e sublime, intelligenza e stupidità. E, come tale, dovrebbe essere concepito come uno strumento di riflessione, non di giudizio."
Un post come sempre illuminato ed illuminante di Fabio Chiusi su una nuova "concezione" della rete che si sta tentando di far nascere, con modi più o meno striscianti, ma con effetti a mio parere quasi sicuramente devastanti.
Devastanti perché nascono dalla volontà di restrizione e censura che è diretta conseguenza dell'ignoranza - e come tale, totalizzante.
Ma perché sprecare le mie futili considerazioni? Sentite come chiude Fabio il suo post:
"La paura, specie quella manipolata ad arte, genera bisogno di sicurezza: ecco perché questa disinformazione è pericolosa. Ecco perché non bisogna stancarsi di ribadire il concetto: l’urgenza non è condannare Internet o limitare la possibilità di esprimersi su Internet. Anche da queste parti vale la legge [...]. L’urgenza è semmai difendere la nostra libertà di dissentire rispetto a questo mare di incompetenza, prima che si tramuti in una ondata di censura."

UPDATE: anche il buon Alessandro dice la sua ...